La classificazione farmacologica delle sostanze d'abuso è la migliore sul piano pratico
clinico ed è la più utile ed accettata. La classificazione prende in considerazione le proprietà farmacodinamiche dei
singoli principi attivi e ne verifica la rispondenza ai criteri di inclusione e non risente di
differenze legislative e di giudizio sociale.
Sostanze ad azione psicodeprimente: oppiacei (naturali: morfina, codeina; semisintetici:
eroina, buprenorfina; sintetici: metadone, meperidina, pentazocina) alcol etilico sedativi
ipnotici minori solventi volatili
Sostanze ad azione psicostimolante: cocaina anfetamine alcaloidi del Khat
nicotina caffeina
Sostanze ad azione psicoalterante o dislettici:
allucinogeni naturali (mescalina, psilocibina, miristicina) allucinogeni semisintetici (LSD)
arilcicloesamine (fenciclidina, ketamina) cannabinoidi
Designer-drugs
Dette anche droghe d'autore sono, per definizione, molecole di sintesi. La classe delle
designer-drugs non risponde ad un criterio farmacologico, raccogliendo insieme sostanze strutturalmente
e farmacodinamicamente molto diverse. L'Ecstasy è attualmente, il prodotto più rappresentativo
di questa classe di sostanze. |